La Libera Caccia al Game Fair 2025
Dal 25 al 27 aprile, con l’ormai consueto abbinamento – di reciproca convenienza – con la Fiera del Madonnino, si è svolta, presso il Centro Fiere di Braccagni (Grosseto) la tradizionale manifestazione del Game Fair Italia, giunta ormai alla sua 33^ edizione.
Il tiro sportivo, che si può definire la regina storica della manifestazione, si è presentata agli appassionati implementata e arricchita con ben 8 le linee di tiro, realizzate dal tiro a volo Piancardato, che hanno offerto agli appassionati la possibilità di provare diversi i modelli di fucile e 9 specialità di tiro. Una novità straordinaria è stata il tiro con la pistola e il Digital Termic Line. Ma ha trovato posto anche il Tiro “No Fire” che ha permesso di imparare e sperimentare tutte le discipline presenti, tiro con arco, balestra e fionda, lancio di coltelli e asce, aria compressa.
La Cinofilia Il ring Conad del Game Fair ha presentato una nutrita serie di spettacoli incentrati sulle discipline sportive praticate insieme al cane: dal tradizionale Sheep Dog con la magia dei cani conduttori di pecore, alla protezione civile; dall’Agility, alla Dog Dance; dalla Disk Dog, fino alla dimostrazione di ricerca tartufi.
I Cavalli hanno sempre avuto un ruolo fondamentale nei Game Fair e non potevano certo mancare nelle sue edizioni maremmane. Un ring spettacoli, situato all’interno del villaggio espositivo ha accolto tutte le esibizioni di questo mondo straordinario, offrendo al pubblico la possibilità di assistere a spettacoli, ma anche di sperimentare direttamente questo mondo grazie al battesimo della sella per i ragazzi con pony in un’area dedicata.
La Falconeria i rapaci (falchi aquile e gufi) insieme ai cani e ai cavalli sono sempre stati l’emblema stesso del Game Fair, e lo sono ancora di più oggi visto che la falconeria – cioè l’affascinante e millenaria arte di predare animali selvatici nel loro ambiente naturale – è stata riconosciuta dall’Unesco come Bene Immateriale dell’Umanità. I Falconieri del Re, il più importante gruppo di falconeria in Italia, hanno effettuato applauditissimi spettacoli del lavoro dei loro splendidi ausiliari allevati e addestrati quotidianamente con cura e amore.
Queste, oltre il villaggio commerciale, sono state indubbiamente le principali attrazioni offerte dal Game Fair 2025 ma non sono certo mancati altri “temi” espositivi ricchi di interesse: uno spazio appositamente dedicato ai bambini e ai ragazzi; numerose e diverse attività ricreative e sportive da praticare all’aria aperta; i percorsi del gusto attraverso i prodotti artigianali tipici di molte regioni; i pappagalli; il survival, con la Scuola nazionale di formazione e il villaggio del metal detector.
In questa grande festa non poteva certo mancare la Libera Caccia che, con il suo imponente stand situato proprio all’ingresso, ha rappresentato un primario punto di incontro per soci e simpatizzanti che hanno avuto la possibilità di verificare le iniziative associative nazionali e quelle della dinamica presidenza provinciale di Grosseto guidata da un infaticabile Johnny Bizzarri.
Anche stavolta, com’è ormai consuetudine, la dirigenza nazionale – sempre molto attenta a queste manifestazioni – era rappresentata nella maniera più autorevole e significativa dal Presidente Nazionale Paolo Sparvoli. Il massimo esponente dell’Associazione ha colto l’occasione per incontrare alcuni importanti sponsor delle attività sportive associative e, soprattutto, i numerosissimi appassionati desiderosi di conoscere le ultime novità in materia di politica venatoria, tra le quali merita particolare attenzione e apprezzamento il ricorso presentato al Tar dalla Libera Caccia (unica fra le associazioni venatorie) contro la decisione davvero incredibile della Regione Emilia-Romagna di sterminare i colombacci durante il periodo della nidificazione e delle cure parentali.
S può affermare, quindi, che anche in questa occasione, la Libera Caccia è stata fra i principali interpreti della manifestazione e che il suo stand è stato meta di una folla incredibile accolta con simpatia e grande ospitalità dal numeroso staff di soci volontari guidati dal presidente Bizzarri. Uno staff che, oltre i ringraziamenti, merita una doverosa citazione con l’elenco completo (in rigoroso ordine alfabetico): Paolo Baldi, Roberto Bianchini, Lamberto Calastri, Enrico Carletti, Michele Fontanarosa,
Davide Innocenti, Lamberto Martini, Moreno Marzocchi, Roberto Masserizzi, Rolando Montechiari, Giancarlo Picci, Boris Tinturini, Giorgio Toncelli.
Le ragazze del “Dea Maremma”: Giada Brachetti, Giulia Brachetti, Giulia Conti, Giulia Neri, Maria Teresa Petrucci. I ragazzi dei “Randagi di Maremma”: Davide Lozzi, Mirko Mariotti, Leonardo Massai, Edoardo Mazzi, Riccardo Quadalti.