UN COMUNICATO DA CHIARIRE E SMONTARE PUNTO PER PUNTO
La regione Emilia-Romagna non ha perso tempo e ha deciso di cavalcare la sentenza del Tar che ha respinto il nostro ricorso.
Peccato, però, che il comunicato diramato con grande enfasi sia incentrato quasi esclusivamente su due punti: la “sacralità” scientifica del parere dell’ISPRA e una ipotetica operazione di destabilizzazione messa in atto solamente dalla nostra Associazione mentre con le altre è stato instaurato un clima di confronto con spirito costruttivo!
Ebbene, a prescindere dal fatto che, come dimostrano i numerosi “svarioni” commessi nel corso degli anni; il parere dell’ISPRA appare – come al solito – più “politico” che “tecnico scientifico” ,
la Libera Caccia ha ritenuto di presentare il suo articolato ricorso spinta solamente dal desiderio di mantenere fede ai suoi impegni statutari di sindacato dei cacciatori italiani.
Non abbiamo certamente secondi fini né siamo animati dal desiderio di alimentare scontri pretestuosi con le altre associazioni o con il mondo agricolo con il quale, invece, condividiamo moltissimi punti.
Con il nostro ricorso (certamente non gratuito ma molto oneroso) abbiamo solamente fatto presente – e non intendiamo minimamente alzare bandiera bianca, tanto che ricorreremo al Consiglio di Stato – quella che era la nostra convinzione e cioè che il piano messo a punto “a tutela delle produzioni agricole” avrebbe potuto essere di diversa e meno crudele formulazione. Ad esempio, autorizzando prelievi molto più alti nel periodo venatorio.
Ma non è tutto perché, se si fossero fatti accertamenti seri sui danni provocati dai piccioni torraioli, probabilmente ci si sarebbe accorti che il problema vero non sono certo i colombacci.
Infine, ma questa può essere considerata una semplice (ma interessante) curiosità, ci piacerebbe sapere quali sono le associazioni venatorie con le quali la Regione sta portando avanti un confronto costruttivo e su quali basi.
Una curiosità legittima che potrebbe essere condivisa anche da molti associati di quelle stesse associazioni.
Roma, 6 maggio 2025
Il Presidente
Paolo Sparvoli