RAI, SEMPRE SU UNA CATTIVA STRADA
Oggi pomeriggio (15 ottobre) è andato in onda il solito squallido teatrino anticaccia per la regia della Rai e con la spalla compiacente e servizievole del solito conduttore.
Alla ribalta, stavolta c’era l’on. Alessandra Maiorino la quale, senza uno straccio di contraddittorio,
si è lanciata in un soliloquio pieno delle solite falsità ideologiche e degli slogan tanto cari al Movimento 5S.
“Non vi saranno più calendari venatori né aree protette”
Questa è stata forse la punta di diamante del suo disgustoso comizio anticaccia, e se questa è la preparazione ambientale e politica dell’esponente pentastellato, allora non è certo difficile comprendere i motivi delle continue e pesanti delusioni elettorali del movimento.
Ma il problema vero non è l’eredità ideologica anticaccia che ha lasciato il signor Grillo ai suoi seguaci. No, il problema vero e gravissimo è che un servizio viene definito “pubblico” non per l’obiettività e l’imparzialità dei suoi servizi, ma perché sopravvive solamente grazie ai soldi dei contribuenti.
Si, anche con i soldi dei cacciatori.
Roma, 15 ottobre 2025
IL PRESIDENTE
Paolo Sparvoli








