La lunga serie di commenti favorevoli alle sguaiate e arroganti esternazioni del conduttore Flavio Insinna, sono purtroppo la dimostrazione evidente che l’opinione pubblica non conosce né il significato né il valore sociale e ambientale della caccia moderna. E così hanno la meglio tutti quei luoghi comuni che sono diventati il cavallo di battaglia degli animalisti.
E l’astio anticaccia è così forte e del tutto immotivato, che il popolo della televisione serale, quella dei programmi scacciapensieri (che oltretutto sono registrati e quindi correggibili), è perfino disposto a dimenticare chi sia veramente quel gentiluomo raffinato del signor Insinna.